Radiestesia
Può essere difficile parlare di radiestesia a
persone diverse per cultura, credo, stile di vita,
ma il “potere” della radiestesia è in ognuno di
noi, si tratta solo di accettarlo, di accettarne
la fonte, e soprattutto di accettare in umiltà di
divenire “strumenti” di questa fonte, né più né
meno di quanto il pendolino sembra essere un
“nostro” strumento.
Partiamo dalla considerazione più semplice:
ognuno di noi è dotato di facoltà che non conosce
e che perciò non sa sfruttare, ma alla cui
conoscenza possiamo accedere in vario modo.
Una persona religiosa, potrà appellarsi a Dio,
agli Angeli, alla propria Guida spirituale, a cui
si affiderà totalmente, lasciandosi portare là
dove vuole il disegno divino.
Una persona non religiosa, può comunque fare
affidamento su una parte di sé che sembra non
manifestarsi apertamente, ma che comunque lo
guida: può chiamarlo il Sé superiore, l’intuito,
l’istinto, ma anche l’Amore Universale, l’Energia
cosmica o può dargli uno dei tanti nomi che la
moderna psicofilosofia ha creato. Resta il fatto
che si può affidare con fiducia a qualcosa di
trascendente e immanente che lo può guidare
attraverso le difficoltà della vita, ma anche
della ricerca.
Possiamo utilizzare il nostro strumento
limitandoci a “sentirne” la vibrazione “per
simpatia”, o, cosa che io preferisco, come
affidarsi alla propria Guida, o al proprio Angelo,
affiancando la preghiera alla ricerca che stiamo
compiendo.
Certamente, seguendo
questa strada, possiamo sentirci minuscoli,
bambini impotenti di fronte a qualcosa di
superiore, ma nello stesso tempo, ci sentiamo
tanto più protetti quanto meno di noi stessi
mettiamo in ciò che stiamo facendo.
Come nelle filosofie orientali, il “non fare”, il
“non agire” e il “lasciare scorrere” le cose non
opponendoci a loro dà maggiori e migliori
frutti.
Ecco allora che imparando a utilizzare il
pendolino, potremo accedere a qualcosa di
superiore che ci permette di conoscere cose
altrimenti a noi ignote, ma che ci consente anche
di sentirci davvero amati da Qualcuno che si
prende cura di noi individualmente.
Nel momento in cui lasciamo prevalere l’orgoglio
dell’essere capaci di fare qualcosa, perdiamo di
vista lo scopo di quello che facciamo, che non è
il “farci notare”, quanto l’essere utili agli
altri.
Presso il circolo è possibile seguire una
giornata di introduzione all'uso responsabile del
pendolino.
Per una maggiore conoscenza, sono consigliate le
dispense sulla radiestesia che il dottor
Mario Rizzi, mio insegnante in questo campo, pone
gratuitamente a disposizione sul suo sito www.viveremeglio.org
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